MUSICA: INTERVISTA A SIMONA SALIS IN USCITA CON "SONO STATA" BRANO IN COLLABORAZIONE CON ANTONELLA RUGGIERO IN RADIO E DIGITALE
INTERVISTA A SIMONA SALIS IN USCITA CON "SONO STATA" BRANO CANTATO INSIEME A ANTONELLA RUGGIERO
"Varese è una cittadina a misura d’uomo, con un paesaggio e una natura da favola.
Da Milano mi trasferii a Varese circa 10 anni fa e devo dire che mi sento a casa".
In radio e in digitale "SONO STATA", il nuovo brano della cantautrice SIMONA SALIS insieme ad ANTONELLA RUGGIERO
La cantautrice sarda SIMONA SALIS torna sulle scene discografiche con il brano “SONO STATA”, insieme a una delle voci più iconiche della musica italiana ANTONELLA RUGGIERO. Prodotto da Ivan Ciccarelli in collaborazione con Silvio Masanotti e distribuito da PIRAMES INTERNATIONAL, il brano è da oggi in radio e in digitale.
"Sono stata" è un brano di world music, che intreccia sonorità etniche con la lingua italiana e sarda, accompagnato da un ritmo coinvolgente e ricco di suggestioni. Il testo della canzone, ispirato alla poesia di Mariangela Gualtieri, esplora l’identità non come un concetto fisso, ma come un processo in continua evoluzione. Un percorso che accoglie la molteplicità dell’esistenza, conducendo a una consapevolezza profonda dell’interconnessione con tutto ciò che ci circonda.
«Il nostro DNA è carico di storie passate e delle vite dei nostri avi, una memoria condivisa con la nostra Anima – racconta Simona Salis – Questo brano è una dichiarazione dell’anima in tutto ciò che è stata».
L'INTERVISTA
Come nasce la collaborazione con Antonella Ruggiero? Cosa ha significato per te
unire le vostre voci in questo brano?
"Conosco Antonella Ruggiero da oltre 20 anni -spiega Simona Salis - lei ha sempre sostenuto la mia musica e il mio percorso. Nel tempo abbiamo condiviso il palco, come quest’estate a Varese in occasione del Summer festival 2024. A settembre, dopo aver arrangiato e prodotto il brano con Ivan Ciccarelli e Silvio Masanotti, ho inviato una email ad Antonella. Mi rispose in breve tempo dicendomi che il brano era molto bello e che avrebbe cantato volentieri con me. Ricordo che mi rimase un sorriso stampato sul viso per giorni. Per me è un grande onore cantare con lei, non solo perché è una delle cantanti più brave che esistano, ma anche perché nutro stima per il suo percorso artistico che predilige calcare il palcoscenico con il potere della sola voce".
“Sono stata” ha un forte richiamo alla poesia di Mariangela Gualtieri, come ha
influenzato la scrittura del brano?
"La poesia di Mariangela Gualtieri è stata una perla dalla quale sono partita per un viaggio introspettivo nelle profondità delle mie emozioni ed esperienze. Leggendola si è aperto il vaso di Pandora della mia anima, da cui sono emerse tutte le canzoni di questo album. Spesso trai ispirazione dalla lingua e dalle tradizioni sarde, sempre molto
presenti nella tua musica".
Che rapporto hai con questa terra?
"Il legame ancestrale e profondo con l’isola è inspiegabile; ricordo ancora quando scrissi la prima canzone in sardo sul divano di casa, mi sorpresi per la facilità con cui i suoni e le
parole venivano fuori, anche perché abitualmente non parlo la lingua sarda. Iniziai poi un
percorso di studio della lingua nell’accezione Campidanese. Affascinata continuai ad
approfondire i temi antropologici legati alla tradizione e alle leggende dell’isola a cui ho
dedicato il secondo album dal titolo “Janas e dimonius” (fate e diavoli)".
Hai fondato la Bips School a Varese insieme al tuo compagno Ivan Ciccarelli.
Come definiresti il tuo metodo di insegnamento?
"Nel 2016 ho aperto la scuola di musica BIPS a Varese con Ivan Ciccarelli, negli
anni siamo cresciuti e abbiamo sviluppato un metodo d’insegnamento capace di
trasferire la nostra conoscenza ed esperienza della musica a tutto raggio. Durante
le lezioni di canto, oltre a insegnare i fondamenti e la tecnica vocale, spesso
avendo a che fare con le emozioni e l’intimità della voce mi ritrovo a scrivere con i
miei allievi per esorcizzare una brutta esperienza, per gioire, per buttare fuori con la
voce le cose non dette, le paure e il proprio grido interiore sotto forma di canzone.
Creiamo poi moltissime occasioni in cui le band della scuola suonano live nei club
per fare esperienza. Insegnare mi fa sentire utile e mi dà gioia".
Vivi a Varese da ormai diverso tempo. Come ti trovi e cosa ti piace di più?
"Varese è una cittadina a misura d’uomo, con un paesaggio e una natura da favola.
Da Milano mi trasferii a Varese circa 10 anni fa e devo dire che mi sento a casa".
Quali sono i tuoi progetti futuri? Stai già lavorando a nuove canzoni o magari a un
nuovo album?
"Sono concentrata sull’uscita dell’album che mi piacerebbe portare live, perché
credo che dal vivo la comunicazione sia più intensa e sincera e mi adopererò per
organizzare un tour. Non ti nascondo, però, che sto già lavorando al 5’ album; per
ora il tema dei brani ruota intorno alla figura femminile, dalle violenze subite alle
conquiste acquisite, con la consapevolezza che si acquista con l’età, celebrando la
bellezza e l’unicità della vita".
Commenti
Posta un commento