TEATRO: "LA FABBRICA RITROVATA" AL TESSILE DI BUSTO ARSIZIO A CURA DEL CRT "TEATRO EDUCAZIONE" DI FAGNANO OLONA


La fabbrica ritrovata

CRT “Teatro-Educazione” di Fagnano Olona

Direzione artistica: Gaetano Oliva

Sabato 12 ottobre ore 15.00

Museo del tessile, Busto Arsizio

Ingresso gratuito


Chi è il CRT “Teatro-Educazione”

Il CRT “Teatro-Educazione” è attivo dal 1997, realizza progetti su tutto il territorio lombardo e nazionale. Il Centro fonda il suo lavoro di ricerca sulla scienza dell'Educazione alla Teatralità, fulcro intorno al quale ruotano tutte le sue attività artistico-culturali.

Negli anni ha iniziato e solidificato una proficua collaborazione con diversi enti tra cui l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l'INDIRE Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa. L’intento del CRT “Teatro-Educazione”, perseguito con determinazione e soddisfazione nel corso degli anni e ancora oggi prioritario, è quello di costituirsi in maniera sempre più solida come un punto di riferimento per il territorio per quanto riguarda la formazione e la diffusione della cultura teatrale. Si è constatato infatti come la realtà del fenomeno teatrale sia poco conosciuta, ma l’interesse verso questo campo artistico in primo luogo e anche verso quello delle arti espressive sia molto grande, soprattutto per quanto riguarda il loro impiego in ambito educativo e culturale.

Contatti e informazioni:

sito CRT “Teatro-Educazione”: https://www.crteducazione.it/

sito ARCHIVIO CRT “Teatro-Educazione”: http://www.crtarchivio.it/


La performance “La fabbrica ritrovata”

La performance propone un ideale percorso all’interno di una fabbrica abbandonata e ritrovata. Il luogo di lavoro viene visto come lo spazio privilegiato del recupero della memoria collettiva. La fabbrica racchiude in sé suggestioni che parlano il linguaggio del lavoro, della fatica, della volontà di evadere dai soliti gesti quotidiani mediante l’immaginazione. Entrando in quella che ormai è divenuta testimonianza di archeologia industriale, possiamo subire il misterioso fascino di un ambiente dominato dal silenzio e dalla staticità. In questo luogo l’immaginazione, dietro l’impulso del passato, è spinta a popolare lo spazio, che si materializza nelle strutture architettoniche dell’edificio, e ad evocare un tempo che è scandito dal lavoro umano. I testi danno voce a questo rituale antico attraverso un’espressione poetica di voce e corpo.

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