LIBRI: "LA VERSIONE DI COCHI" A SESTO CALENDE PRESENTE "COCHI" ALL'ANAGRAFE AURELIO PONZONI


AURELIO PONZONI

"LA VERSIONE DI COCHI"

Giovedì 30 maggio 2024 alle Ore 19:00

Biblioteca Comunale di Sesto Calende


Con la presente è con piacere che comunichiamo che giovedì 30 maggio 2024 alle Ore 19:00 presso la Biblioteca Comunale di Sesto Calende sarà ospite il celebre AURELIO PONZONI.

Meglio conosciuto con lo pseudonimo di Cochi Ponzoni è un comico, cabarettista, cantante e attore italiano.

La sua popolarità, anche grazie alla televisione, si lega agli anni ’60 quando raggiunse la celebrità in coppia con Renato Pozzetto.

In occasione di questo appuntamento, quello di giovedì 30 maggio 2024 alle ore 19:00, racconterà la propria vita e carriera.

Coadiuvato dal giornalista Paolo Crespi presenterà il libro "LA VERSIONE DI COCHI" pubblicato da Baldini + Castoldi.

Un prezioso e divertente memoir: dal sodalizio con Renato Pozzetto al cinema, dal teatro la televisione ne uscirà un ritratto di un artista unico e mai banale.

Questo per un incontro promosso dalla Amministrazione Comunale di Sesto Calende in collaborazione con la libreria UBIK di Sesto Calende.

Per info e la suggerita gratuita prenotazione: 0331 928160 – biblio@comune.sesto-

«Tutta la storia» per i lettori di più generazioni di fan, dagli orfani del mitico Derby Club ai giovani spettatori delle ultime avventure, non solo teatrali, del protagonista.

Sessant’anni di spettacolo, sessant’anni di teatro, cabaret, cinema, tv, sessant’anni nell’immaginario degli italiani. Pur se strettamente legata, nella popolarità di un pubblico vastissimo, a quella del socio e amico di una vita Renato Pozzetto, la carriera di Aurelio «Cochi» Ponzoni ha preso abbastanza presto strade diverse, sia per quanto riguarda il cinema, sia a teatro. Qui, in particolare, la personalità di Cochi ha avuto modo di esprimersi, già a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, in tutta la gamma dei registri e delle situazioni, in ruoli tradizionali, mai scontati, e in altri più sperimentali, intrapresi grazie a un’insaziabile curiosità intellettuale. Il libro, scritto con la collaborazione di Paolo Crespi, è un memoir che trascina il lettore nella vita di Cochi a partire dai ricordi d’infanzia e della guerra fino alle avventure artistiche più recenti, aprendo squarci inediti sulla vita di una delle personalità più note e riservate della scena italiana.

https://www.lafeltrinelli.it/versione-di-cochi-libro-aurelio-cochi-ponzoni/e/9791254940846?inventoryId=24809054&queryId=10a4fc96b3a0a0ad65d54f663e57c263


BIOGRAFIA

https://it.wikipedia.org/wiki/Cochi_Ponzoni

Orfano del padre Marco in tenera età,[1] ultimo di 3 figli e unico maschio, ricevette il soprannome Cochi dalla madre Adele Cattaneo, ispirata da un personaggio del Corriere dei Piccoli.[2]

Iscritto alla sezione di ragioneria dell'Istituto tecnico Carlo Cattaneo, conosce Renato Pozzetto. Iscritto alle classi per geometri. All'età di diciotto anni si reca a Londra; dall'esperienza in quella capitale europea trarrà ispirazione per creare il personaggio accurato ed elegante che lo rende famoso.

Anni sessanta[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1962 nasce il sodalizio artistico con Pozzetto, mentre impara da Giorgio Gaber a suonare la chitarra.[1] Il primo impiego stabile del duo è al "Cab 64", che apre nel 1964. Il duo ha successo e viene notato da Enzo Jannacci con cui si instaurerà un rapporto di amicizia e che sarà co-autore di molte delle loro canzoni, Cochi e Renato si dedicheranno anche alla musica, producendo in sala d'incisione le loro canzoni più famose.

Nel 1965 il duo approda sul palcoscenico del celebre Derby di Milano. Negli anni seguenti diventeranno i campioni di una comicità stralunata e surreale, fatta di una poetica povertà di mezzi, gag fulminee, esasperanti monologhi nonsense, canzoncine dai contenuti grotteschi (celebri sono Canzone IntelligenteLa gallinaLibe-Libe-LàNebbia in Val Padana e soprattutto E la vita, la vita) e scenette divertenti (come quelle del maestro e dell'alunno, che terminavano sempre con lo stesso giudizio: «Bene, bravo, 7+»).

Dopo l'esordio televisivo in Quelli della domenica nel 1968, sono in TV anche l'anno seguente con È domenica, ma senza impegno (1969).

Anni settanta[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1973 conducono un programma tutto loro dal nome: Il poeta e il contadino preceduto da Il buono e il cattivo del 1972. Nel 1974 portano al successo la canzone più conosciuta del loro repertorio, E la vita, la vita (scritta, come le altre, insieme a Enzo Jannacci) e appaiono in Canzonissima e in Vino, whisky e chewing-gum. Un anno dopo il duo si scioglie e ognuno di loro segue la propria strada.[1] Cochi decide di fare teatro e si trasferisce da Milano a Roma. Proprio in uno spettacolo teatrale lo nota il regista Alberto Lattuada, che lo vuole con sé nel 1976 per il suo film Cuore di cane (protagonista Max von Sydow)....

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