CALCIO : CITTA’ DI VARESE OPERAZIONE SALVEZZA
CITTA’ DI VARESE – LA SALVEZZA PARTE DALLA DIFESA
Come quel personaggio mitologico che, legato su una ruota, viene immerso nell’acqua e sembra stia affogando, con il girare della ruota poi emerge e prende respiro salvandosi, così il Città di Varese, quando tutto sempre volgere al peggio, colleziona due gare di livello fermando dapprima sul pari la Casatese nel deserto del Franco Ossola per via della gara a porte chiuse imposta dalla federazione (i pochi intimi presenti parlano di un gol-non gol di Mecca più dentro la porte lecchese che fuori che avrebbe potuto dare ai biancorossi la vittoria) per poi diventare corsaro in terra bergamasca al cospetto della Real Calepina del Tanque Denis (ex Atalanta) con una rete del folletto Candido, ottenendo così un salto in classifica che anzitutto allontana temporaneamente in maniera considerevole la zona retrocessione diretta e agganciando i bergamaschi al quartultimo posto in graduatoria.
Non che tutto nel volgere di due settimane sia passato dalle
porte dell’inferno ad un presente rose e fiori, ma di sicuro la squadra pare
avere una nuova consapevolezza, una sua identità di gioco che finalmente parte
da una difesa inviolata da tre gare, nonostante i continui “adattamenti”, tra
squalifiche ed infortuni.
Che giochino i titolari, che giochi Boni, che giochi Piccoli
adattato a fare il difensore, che spicchi il non ancora ventenne Bigini, arrivo
estivo dalla Carrarese e che sta sfoderando prestazioni da veterano, fatto sta
che da Seregno ad oggi Moleri non si è dovuto girare a raccogliere nella sua
porta alcun “confetto” avversario. E se la squadra non prende gol, prima o poi
(soprattutto con il previsto rientro di Ferrario che vogliamo rivedere “bomber”
come ad inizio stagione), qualche rete agli avversari la segna.
Prova del nove per il reparto difensivo, ma anche per tutta
la squadra di De Paola, il derbissimo di domenica quando a Varese arriverà la
Varesina che, sorniona, risultato dopo risultato, dopo un momento di
appannamento, si è issata con spavaderia in zona playoff.
Negli occhi dei tifosi biancorosso è ancora vivo l’umiliante
ricordo della gara d’andata quando dopo un illusorio vantaggio Ferrario &
Co furono subissati dall’onda imponente della formazione venegonese, con un
eloquente 4-1 finale.
Derby tutto da vedere quindi, con gli spalti che si spera
vengono riempiti e con la Curva Nord che continuerà presumibilmente a sostenere
i ragazzi e la maglia, ma al momento stesso a contestare la società come sta
avvenendo anche sui social dove troneggia l’hashtag #Amirantevattene.
A proposito di Curva Nord, è da segnalare proprio in
questi ultimi giorni il recentissimo
post del gruppo storico del tifo biancorosso “Blood Honour” che dopo essersi
autosospeso nel 2019 preannuncia il proprio ritorno. Il post parla di ritorno a
fianco del gruppo degli “Arditi” che sostiene il basket, quindi solo domenica
si vedrà se il ritorno riguarda anche i gradoni del Franco Ossola.
E dopo il derby, altra partita da non sbagliare sarà quella
che porterà Mecca e compagni in Valcamonica al cospetto del Breno che
all’andata giunto da ultimo in classifica seppe approfittare dello sbandamento
evidente del post-derby per tornare nel bresciano con tre punti.
Formazione che segue il Varese in classifica quella granata
della Valle dei Camuni, inutile quindi sottolineare come un risultato positivo
sia di importanza doppia, sperando di avere al seguito il solito drappello di
tifosi irriducibili, che unendo l’utile al dilettevole potrebbero fermarsi per
una sosta piacevole pre o post match sul lago d’Iseo o nel sempre grazioso
borgo di Boario Terme.
MAX DIANI
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