DOCUMENTARIO: L'ASSOCIAZIONE "LE VIE DEI VENTI" PRESENTA "LA PANTERA DELLE NEVI"
"La Pantera delle Nevi" (anno 2021-Wanted Cinema) di Marie Amiguet e Vincent Munier
Associazione Le Vie dei Venti - Proiezione del film documentario La Pantera delle Nevi (anno 2021-Wanted Cinema) di Marie Amiguet e Vincent Munier, sabato 21 gennaio alle ore 21 presso la Sala Montanari a Varese
SABATO 21 GENNAIO alle ore 2100 a Varese, verrà proiettato il film documentario La Pantera delle Nevi (anno 2021-Wanted Cinema) di Marie Amiguet e Vincent Munier.
Su un altopiano tibetano, tra valli inesplorate e impervie vallate si trova uno degli ultimi santuari del mondo selvaggio dove vive una fauna rara e sconosciuta. Vincent Munier, uno dei fotografi di fauna selvatica più famosi al mondo, accompagna l’avventuriero romanziere Sylvain Tesson (Nella foresta della Siberia) nella sua ultima missione. Per diverse settimane, i due esploreranno queste valli alla ricerca di animali unici e cercheranno di avvistare il leopardo delle nevi, uno dei più rari e difficili felini da avvicinare.
Marie Amiguet, l’autrice del film, voleva filmare l’incontro tra due uomini provenienti da mondi molto diversi. Era curiosa di scoprire che tipo di fuochi d’artificio sarebbero stati provocati da questo incontro, con, da un lato, Vincent, un uomo molto ricettivo nei confronti della natura, ossessionato dalla bellezza e di fatto un uomo di poche parole, e dall’altro Sylvain, uno scrittore estremamente loquace che vive la vita appieno.
Il piacere di filmare le persone appassionate e cercare di capire cosa spinge questi esseri umani eccezionali.
Per fare le riprese, sono andati nella parte orientale del Tibet, sugli altopiani che si trovano in media a 4.500 metri di altitudine, con cime che raggiungono i 6.000 metri. Il paesaggio è molto secco, molto arido. I vasti paesaggi si estendono a perdita d’occhio. Sylvain, Vincent, Léo-Pol Jacquot, l’assistente alla regia, e Marie hanno fatto due soggiorni più lunghi di tre settimane, ma ci sono stati anche viaggi più brevi.
Tuttavia, Vincent aveva già raccolto un’enorme quantità di video di fauna selvatica durante i suoi 5 viaggi precedenti, nei quali era solo o con amici naturalisti. Il suo primo viaggio risale al 2011.
I protagonisti sono stati subito incantati dalla sensazione dell’immensità del paesaggio nel quale sei immerso e quanto come essere umano non sei davvero niente, o davvero molto insignificante.
Mentre la musica di Warren Ellis e Nick Cave accompagna le immagini di una natura incontrastata e poco esplorata, si può ammirare la bellezza disarmante di questo mondo quasi incontaminato. La pantera delle nevi diventa così il simbolo di questo ambiente che rimanda a un’idea primordiale della natura, sebbene sia minacciata dall’influsso artificiale dell’essere umano. Il viaggio che compiono i due uomini è una sorta di percorso mistico, che li poterà a chiedersi quale sia davvero il loro posto nel mondo e li porrà di fronte al loro stesso io, quello radicato nelle profondità della loro coscienza. Nel bel mezzo degli altipiani del Tibet, Tesson arriva a chiedersi se davvero ogni cosa su questo pianeta sia stata creata per essere vista dall’uomo o se, in questo come in altri casi, l’essere umano potesse fare a meno di guardare e, peggio ancora, intervenire, compromettendo la maestosità di questo posto, che rischia di andare distrutto per sempre.
La voce narrante in italiano è dello scrittore e viaggiatore Paolo Cognetti.
Il documentario presentato in anteprima a Cannes è stato premiato ai Cèsar e al Trento film festival.
Ingresso libero
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