CALCIO: SFIDA CONTRO IL SONA PER IL VARESE E' GIA' OBIETTIVO SALVEZZA
VARESE – OBIETTIVO SALVEZZA
“November rain” cantavano anni fa i Guns’n’Roses e piovono
sconfitte novembrine sulla malcapitata formazione del Città di Varese in
campionato.
Se la sconfitta perentoria in casa subita dall’Arconatese è
stata però netta anche più del risultato, davanti ad una formazione che ha
dimostrato la propria superiorità tecnica e fisica in tutti i reparti,
nonostante il momentaneo pareggio varesino, con i gialloblu dell’Alto Milanese
che si candidano seriamente tra le favorite d’obbligo del girone (e finalmente
si è visto anche un minimo di tifosi al seguito degli ospiti al Franco Ossola),
il 2 a 1 subito alle porte della Val Brembana contro il Villa Valle ha lasciato
nei duecento tifosi giunti nella bergamasca ben più di un rimpianto. Dopo il
meritato vantaggio varesino infatti una decisione arbitrale quantomeno
discutibile oltre a concedere il rigore del pareggio alla squadra di casa ha
lasciato gli uomini di De Paola in dieci dalla metà del primo tempo. Nonostante
l’inferiorità numerica e nonostante il gol del 2 a 1 subito a freddo ad inizio
ripresa, Mapelli e compagni hanno dato priva di grinta e coraggio buttandosi in
avanti alla ricerca del pareggio che solo una maledetta deviazione su rigore
calciato da Ferrario del portiere locale sulla traversa ha impedito di
ottenere. Pareggio che sarebbe stato stra meritato stante quanti visto in
campo, con i tifosi varesini che hanno comunque applaudito la squadra al
rientro negli spogliatoi, con il papà del bomber Ferrario in prima fila che non
sapeva darsi pace per l’errore del figlio.
Tra l’una e l’altra sconfitta il “brodino caldo” della
vittoria a Venegono sulle Fenici della Varesina in coppa Italia, con il Varese
così che avanza al prossimo turno dei sedicesimi di finale dove se la vedrà con
la bresciana Franciacorta, anch’essa nel girone B insieme al Città di Varese.
Parliamo ora dei prossimi impegni che attendono il Città di
Varese: perché se Atene piange, Sparta certo non ride, ed eco infatti arrivare
all’Ossola nella sfida tra le nobili decadute del girone il Sona Verona, unica
squadra veneta nel girone lombardo.
Nato in estate come Chievo-Sona, doveva essere il punto di
rinascita degli “asini volanti” capaci di calcare per anni i campi della serie
A e di disputare accesi derby contro l’Hellas. In realtà vicissitudini
societarie hanno portato al naufragio di questo progetto ed ora il Sona ASD, di
riflesso, ha avuto ripercussioni che sul rendimento della squadra, ad oggi
ultima in classifica con uno dei peggiori attacchi del girone (solo la Real
Calepina ha fatto fino ad ora peggio) ed anche una delle peggiori difese (anche
se il Città di Varese in questo caso ha subito un gol di più).
Attenzione alle insidie comunque, anche il Breno settimane
fa giungendo a Varese da ultima in classifica sembrava vittima designata e poi
ricordiamo tutti il rocambolesco pareggio ottenuto dai valcamonichini, speriamo
che la grinta vista in campo a Villa d’Almè sia corroborante per evitare brutte
sorprese.
Nel frattempo la lanciatissima Varesina, che ha fermato sul
proprio campo la capolista Lumezzane, va a rendere visita all’Alcione Milano.
Nel turno successivo, doppio incrocio sulla strada Varese e
Bergamo, Città di Varese in trasferta contro il Brusaporto e Varesina
in casa contro il Ciserano.
Per i trasfertisti, cui piace eventualmente abbinare alla
partita qualche piacevole visita dei dintorni, nelle vicinanze di Brusaporto da
segnalare i castelli medievali di Malpaga e di Cavrengo, in alternativa, un
salto a Bergamo Alta ha sempre il suo bel perché…
MAX DIANI
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