ARTE: AL MAGA DI GALLARATE IMPRESSIONISTI. ALLE ORIGINI DELLA MODERNITA'

 


IMPRESSIONISTI. ALLE ORIGINI DELLA MODERNITA'

MAGA DI GALLARATE

Fino al 6 Gennaio 2022

Impressionisti. Alle origini della modernità  

è la grande mostra in programma al Museo MA*GA a partire da maggio 2021 fino a gennaio 2022 con oltre 180 opere dei maggiori esponenti della pittura francese e italiana del Secondo Ottocento, da Gericault a Courbet, da Manet a Renoir, da Monet a Cézanne a Gauguin, a Boldini e De Nittis, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e francesi.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: https://impressionisti.museomaga.it/

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La rassegna, che ha ottenuto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, èpromossa dal Museo MA*GA e dal Comune di Gallarate, con la collaborazione di RJMA Progetti culturali e Diffusione Italia International Group, con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, con il sostegno di Ricola, partner istituzionale del Museo, e Lamberti spa.

La direzione scientifica della mostra è di Sandrina Bandera, Emma Zanella e Vincenzo Sanfo, con il contributo critico di Rosa Barovier, Paolo Castagnone, Gilles Chazal, Virginia Hill, Fiorella Minervino, Gonzalo Fernández Prieto.

L’esposizione, attraverso dipinti, disegni, acquarelli, incisioni e sculture, conduce il pubblico lungo un percorso di scoperta delle trasformazioni della cultura visiva europea nella seconda metà del XIX secolo, che spazia dal Realismo, all’Impressionismo e al Post-Impressionismo, e racconta, come scrive in catalogo Emma Zanella, “la definitiva uscita dell’arte dal regno del mito e la sua compromissione con la vita moderna, terreno in cui cercare la nuova bellezza”.

L’itinerario di visita si articola - attraverso le opere degli artisti che hanno esposto nelle otto mostre ufficiali dell’impressionismo dal 1874 al 1886 - in una serie di sezioni, scandita dai titoli di capolavori letterari di fine Ottocento, in cui le opere dialogano con le arti applicate, la moda, la musica e la letteratura.

La prima, intitolata Correspondances come la famosa poesia, tratta da Les Fleurs du mal di Charles Baudelaire del 1857, si concentra sul rapporto tra uomo e natura e propone, tra gli altri, i capolavori di Gustave Courbet, Claude Monet e Alfred Sisley, oltre a presentare le opere di artisti meno noti ma di fondamentale importanza per la rivoluzione impressionista.

L’anima naturalista di Émile Zola che si ritrova nel suo Le Ventre de Paris, stimola uno sguardo disincantato e diretto sulla violenza e la durezza della vita tanto urbana quanto rurale, lo stesso che si ritrova nelle opere La barricade, 1871 di Éduard Manet o ne La faneuse, 1890 di Camille Pissarro.

La sezione La Comedie Humaine, dalla raccolta di scritti di Honoré de Balzac, analizza la pratica di ritrarre i propri compagni di pittura e critici, poeti, amici di tutti i giorni, in una corrispondenza di sensi e di emozioni che conduce nell’atmosfera di quegli anni. In mostra una serie di ritratti tra cui quello di Bracquemond realizzato da Édouard Manet , quello di Wagner eseguito da Pierre-Auguste Renoir, e quest’ultimo ritratto a a sua volta da Pierre Bonnard.

À Rebours, il romanzo di Joris-Karl Huysmans, ispira le ricerche di artisti quali Paul Cezanne o Paul Gauguin che, in modi differenti si allontanano dalla lezione impressionista per seguire percorsi autonomi che anticiperanno la nascita delle avanguardie.

Il percorso espositivo prosegue con artisti quali Auguste Renoir, Berthe Morisot, Giuseppe De Nittis, Giovanni Boldini e Federico Zandomeneghi, capaci di rappresentare le trasformazioni sociali di quella che Baudelaire definiva La Vie Moderne (1863).

Le opere in mostra sono accompagnate da preziosi abiti da cerimonia originali di fine Ottocento, provenienti da una collezione privata, già di proprietà della regina di Portogallo e di nobildonne francesi, e da vetri Art Nouveau che testimoniano la moda e la modernità della Parigi fin-de-siècle.

Il catalogo Nomos Edizioni, a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, è arricchito dalle schede scientifiche dedicate agli artisti e alle opere curate da Vittoria Broggini, Alessandro Castiglioni, Francesca Chiara, Lorena Giuranna, Emma Zanella.

Gli allestimenti degli spazi museali del MA*GA, appositamente ripensati per questa occasione, sono a cura di Angelo Jelmini.


Durante tutto il periodo di apertura, saranno organizzate attività di approfondimento, in presenza e online, attraverso un ricco programma di appuntamenti. Tra queste, si segnala quella organizzata dal MA*GA e da Ricola, sabato 19 giugno, che vedrà il pianista Bruno Canino e la violinista Alessandra Sonia Romano eseguire musiche di Claude Debussy, Maurice Ravel, Pablo de Sarasate, Gabriel Fauré.


Ricola, per il quarto anno consecutivo, affiancherà come partner istituzionale il museo gallaratese sostenendo l’importante esposizione e tutte le attività culturali in programma per il 2021. L’azienda svizzera - produttrice delle benefiche caramelle alle 13 erbe - conferma la grande attenzione che da sempre mostra nei confronti dell’arte e della cultura come strumento di crescita e condivisione. Proseguono anche le giornate a ingresso gratuito targate Ricola. Il primo e il terzo venerdì di ogni mese, dalle 14 alle 18, l’azienda svizzera offrirà l’ingresso a tutti i visitatori e darà loro il benvenuto con la degustazione delle sue benefiche tisane presso il bar del MA*GA a partire dalle ore 15. Anche l’azienda gallaratese Lamberti S.p.A. conferma il suo sostegno al MA*GA, dimostrando il continuo impegno nella valorizzazione culturale del territorio e la vicinanza, ormai consolidata, al Museo della città.


Gli artisti in mostra:

Zacharie Astruc, Antoine Ferdinand Attendu, Emile Bernard, Henri Biva, Frank Myers Boggs, Giovanni Boldini, Pierre Bonnard, Eugène Boudin, Félix Bracquemond, Edouard Brandon, Adolphe Félix Cals, Mary Cassatt, Paul Cézanne, Renzo Colombo, Jean-Baptiste Camille Corot, Gustave Courbet, Giuseppe De Nittis, Edgar Degas, Marcellin Desboutin, Girard Firmin, Jean-Louis Forain, Dr. Paul dit Van Ryssel Gachet, Paul Gauguin, Thèodore Gericault, Ernest Jean Joseph Godfrinon, Norbert Goeneutte, Armand Guillaumin, César Helleu, Johan Barthold Jongkind, Gaston La Touche, Albert Charles Lebourg, Alphonse Legros, Ludovic Napoléon Lepic, Stanislas Lépine, Jean-Baptiste Léopold Levert, Edouard Manet, Jean Baptiste Millet, Jean-François Millet, Claude Monet, Berthe Morisot, Félix Nadar, Constant Permeke, Ludovic Piette, Camille Pissarro, Lucien Pissarro, Jean-François Raffaëlli, Odilon Redon, Frédéric Regamey, Pierre-Auguste Renoir, Emile Schuffenecker, Georges Seurat, Paul Signac, Alfred Sisley, Henry Somm, Henry de Toulouse Lautrec, Constant Troyon, Vincent Van Gogh, Isidore Verheyden, Vincent Vidal, Victor Vignon, Federico Zandomeneghi.


IMPRESSIONISTI. ALLE ORIGINI DELLA MODERNITÀ

Dal 29 maggio 2021 al 9 gennaio 2022


Orari:

martedì – venerdì 10.00 – 18.00

sabato – domenica 11.00 – 19.00

lunedì chiuso

ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura.


Prenotazione consigliata

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