TEATRO: RIPARTE IL TEATRO DI VARESE CON LE "ALLEGRE COMARI DI WINDSOR" DI WILLIAM SHAKESPEARE
di WILLIAM SHAKESPEARE
MARTEDÌ 6 OTTOBRE 2020 ORE 21:00 TEATRO DI VARESE
FONDAZIONE TEATRO DI NAPOLI – TEATRO BELLINI e ATIR TEATRO RINGHIERA
Adattamento di Edoardo Erba
Con Mila Boeri, Annagaia Marchioro, Chiara Stoppa, Virginia Zini. Fisarmonica: Giulia Bertasi. Scene di Federica Pellati. Costumi di Katarina Vukcevic. Luci di Giuliano Almerighi. Consulente musicale: Federica Falasconi. Assistente alla regia: Giada Ulivi. Regia di Serena Sinigaglia.
L’allestimento ha debuttato a giugno 2017 nell’ambito di GLOB(E)AL SHAKESPEARE.
La scrittura di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia riadattano, tagliano e montano con ironia Le allegre comari di Windsor, innestando brani, suonati e cantati dal vivo dal Falstaff di Verdi. In scena solo la signora Page, la signora Ford, la giovane Anne Page e la serva Quickly, che danno parola anche ai personaggi maschili, assenti ma molto presenti: mariti, amanti, e, soprattutto, il più grande, non solo per stazza, Falstaff. Da lui tutto comincia e con lui tutto finisce. Le lettere d’amore che il Cavaliere invia identiche alle signore Page e Ford sono lo stimolo per trasformare il solito barboso e very british pomeriggio di tè in uno scatenato gioco dell’immaginazione, del desiderio, del divertimento. “Punire” quel porco di Falstaff, che osa far loro esplicite richieste d’amore, diventa il grimaldello per sentirsi ancora vive. Senza Falstaff, non ci sarebbe divertimento o sfogo per le signore Page e Ford, che, come le Desperate Housewives, sono donne di mezza età, borghesi, annoiate e un pizzico bigotte, con routine consolidate, mariti assenti e desideri sopiti. «Per la sua ostentata dissolutezza in Falstaff si possono scorgere dei tratti di Don Giovanni e respirare aria buona di libertà; nella sua evidente “decadenza” si rispecchia quanto di più umano e disarmato si possa concepire», ci racconta la Sinigaglia, che ha voluto in scena anche una fisarmonicista che, oltre a suonare dal vivo le note di Verdi, interpreta Fenton, il grande amore di Anne, «un ruolo “en travesti” – prosegue – come vuole la tradizione shakespeariana (ma al contrario!)».
Quest’allestimento nasce nell’ambito di Glob(e)al Shakespeare il progetto per il quale 6 opere del grande drammaturgo sono state proposte in 6 riscritture commissionate ai più innovativi autori del panorama odierno e poi portate in scena da 6 registi. Il progetto è nato per affermare l’universalità del Teatro coniugando l’essenza atemporale dell’opera di Shakespeare con temi e linguaggi della scena contemporanea e si è aggiudicato il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2017.
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