SPETTACOLI : A VARESE ARRIVA "IL GATTO CON GLI STIVALI" A CURA PROGETTO ZATTERA
IL GATTO CON GLI STIVALI
La fiaba classica di Perrault, raccontata a due voci, diventa un esilarante mondo di fantasia
Informazioni sull'evento
Mercoledì 15 luglio 2020 - ore 20.30 - Tensostruttura dei Giardini Estensi
IL GATTO CON GLI STIVALI con Progetto Zattera (Varese)
La fiaba classica di Perrault, raccontata a due voci, diventa un esilarante mondo di fantasia, nel quale il Gatto, l’Orco e la Regina compaiono dalle scatole di cartone di un trasloco.
Spettacolo adatto dai 3 anni in su
Ingresso a offerta libera
Prenotazione obbligatoria: Tel. 349.3281029 - prenotazionesociale@libero.it
PROSSIMO APPUNTAMENTO: MERCOLEDI' 22 LUGLIO - HANSEL E GRETEL
Il gatto con gli stivali è una fiaba popolare europea. La più antica attestazione scritta della storia risale a Giovanni Francesco Straparola, che la incluse nelle sue Piacevoli notti (pubblicate a partire dal 1550) con il titolo di Costantino Fortunato; è incerto se Straparola abbia inventato la fiaba o abbia semplicemente trascritto un racconto della tradizione orale[1]. Un secolo più tardi, vide la luce la versione di Giambattista Basile. Nel Romanticismo tedesco fu Ludwig Tieck a scrivere questa fiaba con linguaggio tipicamente romantico, prendendosi gioco della letteratura del tempo. Apparve in Fiabe popolari dello stesso Tieck, insieme ad altre celebri fiabe come Barbablù; la loro caratteristica era quella di nascondere l'orrore attraverso la comicità, o l'ironia. Celebri divennero anche le versioni create da Charles Perrault e dai Fratelli Grimm.
La storia racconta che un vecchio povero mugnaio lasciò in eredità al primo figlio un mulino, al secondo un asino e al più piccolo un gatto. Quest'ultimo era triste non sapendo che farsene del gatto, essendo molto povero, ma il gatto gli disse: «Fidati di me, portami un cappello, un paio di stivali e un sacco e farò di te un uomo ricco». Il giovane, che tanto non aveva nulla da perdere, si procurò il necessario. Il gatto, indossati gli stivali e il cappello, andò nel bosco, catturò della selvaggina e la portò al re, dicendo che fosse un dono del suo padrone, che era il marchese di Carabas. Il gatto continuò a portare i doni al re finché un giorno udì di una passeggiata del re con la figlia, così corse dal suo padrone e gli disse di spogliarsi e buttarsi nel fiume. Quando la carrozza del re passò di lì, il gatto iniziò a gridare dicendo che il marchese di Carabas era stato derubato e aveva bisogno di aiuto. Il re, ricordandosi di tutti i doni ricevuti, fece fermare la carrozza per aiutare il marchese. Il gatto con gli stivali costrinse i contadini a rispondere al re che i terreni su cui stavano lavorando appartenevano proprio al marchese di Carabas. Poi corse nel palazzo di un orco, che si diceva fosse in grado di trasformarsi in qualsiasi animale. Traendolo in inganno il gatto lo convinse a trasformarsi prima in un leone e poi in un topo e a quel punto lo divorò: così si impossessò delle sue ricchezze che donò al suo padrone che sposò la figlia del re e divenne ricco.
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_gatto_con_gli_stivali
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