OBIETTIVO SOGGETTIVO: ARTE FOTOGRAFICA DI ROBERTO MOLINARI IN SALA VERATTI
OBIETTIVO
SOGGETTIVO
ARTE_FOTOGRAFICA
DI ROBERTO MOLINARI
A
CURA DI DEBORA FERRARI E LUCA TRAINI
Musei
Civici Varese SALA VERATTI 15.7-12.8.2018
Inaugurazione:
sabato 14.7 ore 18
Col
Patrocinio del MIBACT Anno Europeo del Patrimonio
Culturale2018
e
in collaborazione con ALINARI Firenze, Comune di Gemonio
Una
mostra, un libro, una serie di conferenze, vogliono svelare al grande pubblico
l'attività trentennale di un fotografo d'arte: Roberto
Molinari (Gemonio, VA, 1946-2017) che nella sua carriera ha
seguito numerosi artisti nazionali e internazionali, nei propri atelier, alle
mostre, in cantieri di lavoro sulle Alpi Apuane o nelle storiche fonderie
lombarde. La fotografia come documento collettivo. Chi visita la
mostra può ripercorrere più di trent’anni di arte varesina e non solo attraverso
le figure dei protagonisti.
Mostra
di ritratti e fotografie in studio e in pubblico con più di 30 artisti
internazionali nell’arco di 30 anni di fotografia, bianco e nero, colore,
cibachrome, foto digitale, video. Opere fotografiche rielaborate a colori e
collage da Roberto Molinari. Creazione del sito internet dell'Archivio
Fotografico Molinari. “Obiettivo soggettivo" sarà anche un libro in limited
edition Di TraRari TIPI edizioni.
Senso
del progetto
“La
visione è l’arte di vedere cose invisibili” e in questo modo Roberto Molinari ha
dato al mondo dell’arte e agli artisti la sua personale poetica di ripresa
attraverso la fotografia. Attivo da oltre trent’anni in territorio varesino e
nazionale, Molinari era passato dalla passione per il disegno a china e matita,
che coltivava con grande raffinatezza, a metà anni Ottanta, all’amore per la
fotografia d’arte e di reportage poetico, lui stesso stampatore dei suoi
indimenticabili bianchi e neri. Veniva chiamato dagli artisti per la sua
capacità poetica di documentare il lavoro dell’arte e il suo esito pubblico
rispettando la personalità dell’autore, accentuandola
naturalmente.
Elenco
artisti (sintetico)
Abate,
Ambrosini, Arcangioli, Azuma, Baj, Bodini, Borghi, Botero, Buda, Caminati,
Casiraghy, Chisari, Cipolla, Costantini, D’Ambros, Dangelo, D’Oora, Fabbri, Al
Fadhil Ferrario, Fontana, Gandini, Isella, Leoncillo, Lerpa, Lindner, Lischetti,
Maineri, Mandelli, Marrocco, Milani, Monti, Morlotti, Pedretti, Pellini, Penna,
Piccaia, Pizzolante, Quattrini, Raffo, Ranza, Ravedone, Reggiori, Robustelli,
Robusti, Rossello, Salino, Savinio, Sangregorio, Scarabelli, Shiao, Sovana,
Tavernari, Tapia Radic, Traini, Veronesi, Vicentini, Zilio.
Tutti
gli artisti diventano ‘opere’ esposte con fotografie stampate
da Roberto Molinari e donate agli stessi e altre recuperate nel suo
archivio.
A
settembre la mostra sarà anche al Museo Civico Floriano Bodini
di Gemonio con in più una sezione dedicata alle ambientazioni,
dagli studi alle mostre ai luoghi di lavoro degli artisti. Al Museo Bodini si
terranno anche incontri prestigiosi come quello con Alinari di Firenze -partner
di progetto come il comune di Gemonio- sulla fotografia.
Sempre
in settembre, nella nuova sede di Banca Generali in piazza San
Vittore a Varese ci sarà un focus tutto su Eugenio
Pellini, sempre con foto Molinari e materiali dallo studio di
Milano.
La
mostra è patrocinata dal Comune di Varese.
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