APPUNTI MUSICALI DAL MONDO CON TOSCA: IL RITORNO LIVE DI UNA GRANDE ARTISTA


CANZONI E PAROLE DAL MONDO CON LA PARTECIPAZIONE DI GRANDI MUSICISTI, AMICI E COLLEGHI CHE L’HANNO ACCOMPAGNATA NEL SUO INTENSO VIAGGIO MUSICALE

Tosca voce
Giovanna Famulari violoncello, pianoforte e voce
Massimo De Lorenzi chitarre
Fabia Salvucci percussioni e cori
Alessia Salvucci percussioni e cori


24 e 25 gennaio | Spazio Teatro NO’HMA - Milano
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
Ore 21.00

Cantante e attrice eclettica, da sempre affascinata dalle musiche popolari del mondo, Tosca ha fatto sue quelle radici sonore che ogni cultura da lei approcciata ha saputo donarle.
Rimettendo insieme tutti questi frammenti è nato un viaggio in acustico attorno alla Terra, tramite un mosaico musicale tanto variegato quanto armonioso. Uno spettacolo di suoni e parole che conduce l’artista e lo spettatore attraverso un percorso poetico ed emozionante, anche grazie al sapiente utilizzo di lingue molto lontane fra loro.
Un “racconto in musica” che passa da un fado portoghese a una ninna nanna russa, da un canto sciamano, a un tradizionale dei matrimoni Yiddish, da una ballata zingara fino ad approdare alle nostre sponde popolari napoletane, romane e siciliane, inframmezzando il tutto con le parole di grandi poeti del mondo.
Insieme a Tosca sul palco grandi maestri polistrumentisti come Giovanna Famulari al pianoforte e violoncello, Massimo De Lorenzi alle chitarre e le giovanissime e talentuose sorelle Alessia e Fabia Salvucci, rispettivamente alle percussioni e ai cori.
Si dice che in un momento di sbandamento etico e sociale, l’unica ancora di salvezza siano proprio le nostre radici. Così quando mi sento persa, e non vedo via d’uscita, sprofondo negli abissi delle “tradizioni” e mi sento al sicuro, e appartenente a qualcosa di più grande e improvvisamente...sorrido! (Tosca)




Spazio Teatro NO’HMA Via Orcagna, 2 Milano
Info 02.4548 5085 – 2668 8369 email: info@nohma.it

Una sorta di giro del mondo intorno alla musica e alle parole che si arricchisce di canzoni nuove, scoperte o ritrovate. Per Tosca Appunti Musicali dal Mondo è un progetto che mette il punto e ripercorre le tappe più significative del suo cammino artistico tra sperimentazioni, ricerca e nuovi arrangiamenti. Un lungo viaggio dalle molte coordinate, esperienze anche lontane, partito quattro anni fa con Il suono della voce, brano scritto da Ivano Fossati che dà il titolo all’omonimo album, e che di anno in anno ha continuato ad arricchirsi lungo i territori del teatro-canzone, toccando sponde linguistiche tra le più distanti. Come in occasione di questo live registrato lo scorso 6 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma e che per la prima volta ha riunito alcuni grandi artisti che hanno incrociato la sua vita musicale.



Tra intrecci sonori, abbracci linguistici, lontananze e assonanze, si alternano: il regista della musica Nicola Piovani che l’ha iniziata alla riscoperta delle radici musicali romane; il grande musicista e cultore musicale Gegè Telesforo, che ha conosciuto ai tempi del suo esordio televisivo a Doc condividendo insieme le tappe più importanti della sua gavetta nella banda di Renzo Arbore; Gabriele Mirabassi, con il quale ha in comune l’amore per la musica brasiliana; Joe Barbieri, da Tosca definito il suo corrispettivo  al maschile, autore di alcune delle sue canzoni più significative; Danilo Rea fuoriclasse che con le sue note al pianoforte dipinge ogni canzone; ed infine, l’amico e collaboratore di sempre, Germano Mazzocchetti, sua anima della musica teatrale.

Un disco che cattura l’idea e l’essenza del viaggio per Tosca, cantante, artista eclettica e ricercatrice musicale, da sempre affascinata dalle musiche tradizionali di tutto mondo. Pezzi rari e melodie introvabili, contaminazioni con altre culture intrecciate alle nostre radici, in un live che per l’occasione abbraccia grandi classici della tradizione italiana e canzoni dal suo repertorio. Sono confini e sconfini del suono della voce, come recita il sottotitolo del concerto, un crogiuolo di melodie e parole, poetico e vibrante, quasi un “racconto in musica” che, anche grazie al sapiente utilizzo di lingue molto lontane fra loro, passa tra le suggestioni del fado portoghese, della morna, i canti augurali dei matrimoni Yiddish, una canzone libanese e una ballata zingara fino ad approdare alle sponde italiane della musica d’autore e popolare, con uno straordinario omaggio alla canzone romana che da tempo Tosca valorizza oltre i confini laziali.



"La mia non è una ricerca filologica, ma una ricerca per affinità artistica dove posso affondare anche le mie radici. È un’avventura nelle molte anime della canzone. Ho scelto brani tra i viaggi che abitualmente faccio due o tre volte all’anno e quelli virtuali che ho compiuto in quasi venti anni di teatro e canzone. Mi sono fatta guidare dall’istinto, dalla bellezza delle canzoni che trovavo e che portavo via con me. Tutto questo materiale andrà poi in giro all’estero, dove incontrerò nuovi artisti residenti a Lisbona, Parigi, Rio, San Paolo, e diventerà un documentario per Rai Cinema".

Attenta, appassionata e rigorosa, capace di trovare il giusto equilibrio tra audacia e misura, intensità interpretativa e genuina teatralità, nel tempo Tosca ha dimostrato di essere sempre meno prevedibile e in costante evoluzione. Nella sua carriera vissuta tra concerti, teatro e collaborazioni illustri tra cui Ron, Dalla, Buarque, Zero, Morricone, l’artista è rimasta sempre fedele a se stessa; ha forgiato canzoni, lavorando sulla ricerca e sulle emozioni, cercando di trasmettere quel qualcosa in più che solo la musica sa dare.

Dalle esperienze più disparate è riuscita a trarre stimoli sempre nuovi, restando indiscutibilmente una delle personalità più prismatiche della canzone d’autore italiana, capace di dare vita a differenti “vite artistiche”. Ultima in ordine di tempo, quella di Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, innovativo laboratorio di alta formazione del teatro, della canzone e del multimediale e hub culturale della Regione Lazio con grandi ospiti del panorama artistico italiano come Carmen Consoli, Niccolò Fabi, Fabrizio Gifuni, Max Gazzè, Daniele Silvestri. Una culla di giovani artisti che si è trasformato in una miracolosa factory, un luogo di appartenenza che forse può salvare i ragazzi da tante trappole mediatiche, dove tutti possono innamorarsi dell’arte credendoci fino in fondo e trovando opportunità di lavoro.

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