FESTIVAL DELL’UTOPIA A VARESE: TRE MESI DI EVENTI PER IMMAGINARE IL FUTURO


FESTIVAL DELL’UTOPIA A VARESE: TRE MESI DI EVENTI  PER IMMAGINARE IL FUTURO

La manifestazione avrà inizio il 25 settembre al Salone Estense

Il festival dell’Utopia è una manifestazione culturale organizzata da Universauser, affiliata all’associazione nazionale Auser, con il patrocinio del Comune di Varese, della Provincia di Varese e dell’Università degli Studi dell’Insubria.

L’edizione 2017 è articolata su tre temi: “Agricoltura e città: modelli di utopia concreta”; “Umanesimo: il secolo dell’arte e della cultura”; “Il futuro dell’impresa e del lavoro”, per dare concretezza all’obiettivo di immaginare il futuro, grazie a strumenti di comprensione e di conoscenza che attingono alla cultura accademica come ad esperienze diffuse e capaci di  anticipazione.
La manifestazione avrà inizio lunedì 25 settembre, ore 17,30, nel Salone Estense del Comune di Varese, con l’introduzione a cura di Davide Galimberti, Sindaco di Varese, e Alberto Coen Porisini, Rettore dell’Università dell’Insubria. Proseguirà nei mesi di ottobre e novembre, in diverse sedi, con conferenze a tema, e si chiuderà il 4 dicembre con una tavola rotonda conclusiva sul futuro dell’impresa e del lavoro.
Il festival si propone alla città di Varese come un laboratorio di idee tra soggetti e ruoli diversi, per attivare riflessione e dialogo, e mettere in relazione iniziative e progetti locali con modelli e pensieri di scala più ampia, così che ogni partecipante si trasformi a sua volta in utopista e, sganciandosi dalle catene del presente, possa dare spazio a nuove idee di futuro.
È il caso del primo tema, “agricoltura e città: modelli di utopia concreta”.
L’agricoltura è di fronte alla sfida globale di attrezzarsi a nutrire 9 miliardi di persone, entro la metà del secolo, su cui rifletteranno Luca Colombo nella conferenza d’apertura e Marco Bertaglia. Contemporaneamente è una sfida locale a cui sono chiamati a rispondere produttori, distributori e consumatori, secondo trame di relazioni innovative, in particolare in ambiente urbano, dove la disponibilità di cibo di qualità s’intreccia con la forma della città e con le nuove e incombenti scene attrezzate dai cambiamenti climatici. L’una e l’altra, l’agricoltura e la città, sembrano polarità lontane, sono invece punto di convergenza delle trasformazioni dei nostri modi di vita, sono nodi che possono essere sciolti solo con uno sguardo d’insieme.
L’umanesimo è il secolo che ha preparato l’utopia di Thomas More, uno dei periodi della nostra storia in cui la cultura ha avuto un ruolo dominante. Per questo ne ripercorriamo alcuni tratti, dalla diffusione di nuovi strumenti culturali, agli sviluppi nella musica, nel diritto, nella pittura, come segni di un rinnovamento profondo che può esserci di stimolo e guida in tempi che ci sembrano talvolta inafferrabili. Impresa e lavoro sono il fondamento del nostro vivere attuale, e la loro trasformazione in un senso o nell’altro segneranno il nostro futuro. Da un lato la prospettiva dell’impresa civile, che esercita pienamente la sua responsabilità verso la società, secondo l’ispirazione e l’esempio di Adriano Olivetti. Dall’altro le incertezze che l’automazione e l’intelligenza artificiale proiettato sul lavoro, la sua quantità e qualità, le conseguenze sulle relazioni di lavoro e sulle soggettività.
«L’Università degli studi dell’Insubria partecipa all’edizione 2017 del Festival dell’Utopia in maniera attiva con il contributo dei docenti in tema economico e sociale, in particolare la professoressa Schena parlerà di Bilancio sociale e il professor Biffi del futuro del lavoro con le nuove tecnologie e, sempre sul lavoro che cambia, ma dal punto di vista sociologico, si soffermerà il professor Demichelis. Il Festival dell’Utopia mette a fuoco l’idea di futuro e l’Università è l’investimento per il futuro di migliaia di giovani, pertanto per noi è importante dialogare su questi temi con le altre istituzioni e con tutti i soggetti in grado di portare avanti una visione nuova della realtà» sottolinea il Magnifico Rettore, professor Alberto Coen Porisini.
«Uno dei temi del festival mi colpisce particolarmente e credo possa rispecchiare anche quelli che sono alcuni degli obiettivi che questa amministrazione sta portando avanti: sperimentare modelli  concreti a partire dal rapporto tra natura, agricoltura e città ma anche stimolare nuovi sistemi per fare impresa e sviluppo e attrarre nuova economia, e infine lavorare sui temi della cultura per aprire la nostra città e sviluppare turismo. In questo senso l’amministrazione è al fianco di questo importante festival che contribuisce con i suoi argomenti e appuntamenti a sviluppare quel percorso che anche con Nature Urbane, il primo festival del paesaggio che prenderà il via a fine settembre intendiamo portare avanti. Varese diventa così il punto di riferimento di una nuova prospettiva di sviluppo delle città» commenta il Sindaco di Varese, avvocato Davide Galimberti.
«La nostra ambizione è far dialogare realtà spesso lontane, il locale con il globale, gli anziani con i giovani, la campagna e la città, per alimentare nuovamente il pensiero di futuro. Vogliamo rimettere in discussione, con gli strumenti della cultura, della conoscenza e della riflessione, l’idea d’immobilità e di impotenza di cui siamo prigionieri. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma contiamo sulle tante risorse ed energie e sulla loro capacità di mettersi in relazione. Ringrazio per la collaborazione preziosa i patrocinatori, Comune, Provincia e Università, e CGIL e SPI-CGIL che hanno contribuito in misura decisiva» dichiara Fulvio Fagiani, Presidente Universauser.
«La Cgil sostiene e partecipa alla edizione 2017 del Festival dell' Utopia di Varese. Finalmente a Varese un "laboratorio” che guarda al futuro. Mondi diversi che si interrogano su come uscire dalla crisi pensando a innovazione e progresso. Industria, economia, università e lavoro in un dialogo “oltre gli schemi” la Cgil che si confronta con gli studenti universitari sul futuro dell'economia a Varese, sulle prospettive di innovazione, con una visione anticipatrice e altrettanta attenzione alla qualità del lavoro, alle tutele contrattuali e alle prospettive professionali che sappiano assicurare reali opportunità alle giovani generazioni. La Cgil sarà protagonista, in particolare agli appuntamenti del 18 ottobre nell'incontro tra generazioni promosso dallo SPI e alla tavola rotonda finale del 4 dicembre "il futuro dell'impresa e del lavoro"» conclude Umberto Colombo, Segretario Generale CGIL Varese


Programma e informazioni di dettaglio sul sito www.universauser.it.

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