STRIA A SARONNO : STREGHE E INQUISIZIONE CON CLAUDIA DONADONI


LE STREGHE E L’INQUISIZIONE DI SCENA A SARONNO

Ultimo appuntamento della stagione di Prosa. Claudia Donadoni, accompagnata dalle musiche originali eseguite dal vivo da Giovanni Bataloni, ci riporta indietro nel tempo, sino ai primi del ‘500, quando la Santa Inquisizione e la caccia alle streghe erano ben presenti nel territorio insubre.

Teatro Giuditta Pasta (Saronno – VA)
Venerdì 7 aprile | ore 21.00
Sabato 8 aprile | ore 21.00
Domenica 9 aprile | ore 15.30


Claudia Donadoni in:

STRIA
con Claudia Donadoni e Giovanni Bataloni
drammaturgia di Claudia Donadoni
musiche originali eseguite dal vivo da Giovanni Bataloni
coordinamento messa in scena Sergio Stefini
costumi di Francesca Piotti
produzione Cooperativa Sociale Arnia/ TDA Teatro
Stria è il frutto di una ricerca storica documentata sul territorio insubre, con particolare riferimento alla zona del Seprio fino al confine con il Canton Ticino, da una parte e al confine con Milano dall'altra, luoghi di numerosi processi della Santa Inquisizione e di episodi di caccia alle streghe, sino dai primi del ‘500. Lo spettacolo utilizza la tecnica della narrazione e ha la peculiarità di inserire la scrittura drammaturgica in una “drammaturgia musicale” dove la musica, rigorosamente eseguita dal vivo, non è solo contorno, commento, sfondo, ma assume una funzione narrativa. Monologhi, dialoghi, canzoni in italiano o in “lingua matris” si alternano, attraverso continui flashback, a riflessioni sul senso dell’esistenza, sull’esperienza spirituale in un difficile contesto storico e religioso. Dallo spettacolo emerge quel lebenswelt proprio del mondo contadino, un punto di vista vitale sul mondo, lo spazio e il tempo. Un mondo di umili, di persone comuni intessuto di marginalità di cui raccontare le complesse dinamiche storico, sociali, antropologiche che nell’universo degli sfruttati trovano un punto di riferimento anche contemporaneo.

Biglietti:
intero € 27
ridotto over70 € 24
ridotto gruppi organizzati € 22
ridotto under26 € 15

Descrizione breve del progetto.
Stria è il frutto di una ricerca storica documentata sul territorio Insubre, con particolare riferimento alla zona del Seprio fino al confine con il Canton Ticino, da una parte e al confine con Milano dall'altra, luoghi di numerosi processi della Santa Inquisizione e di episodi di caccia alle streghe, sino dai primi del 500. Lo spettacolo utilizza la tecnica della narrazione e ha la peculiarità di inserire la scrittura drammaturgica in una drammaturgia musicale dove la musica, rigorosamente eseguita dal vivo, non è solo contorno, commento, sfondo, ma assume una funzione narrativa. Monologhi, dialoghi, canzoni in italiano o in lingua matris si alternano, attraverso continui flashback, a riflessioni sul senso dellesistenza, sullesperienza spirituale in un difficile contesto storico e religioso. Dallo spettacolo emerge quel lebenswelt proprio del mondo contadino, un punto di vista vitale sul mondo, lo spazio e il tempo. Un mondo di umili, di persone comuni intessuto di marginalità di cui raccontare le complesse dinamiche storico, sociali, antropologiche che nelluniverso degli sfruttati trovano un punto di riferimento anche contemporaneo. Lo spettacolo è pensato come atto unico della durata di 90circa.

Descrizione dettagliata del progetto
La ricerca storica, sviluppata in collaborazione con lUniversità degli Studi dellInsubria, Dipartimento di Scienze Teoriche ed Applicate da cui prende spunto Stria, fa riferimento ad una precedente fase inquisitoriale medioevale, che fa da ponte con quella tipicamente controriformista e  consente di comprendere la natura, la fisionomia e la struttura complessiva di un controllo sociale, politico e religioso che ha contraddistinto nei secoli, la vita dei contadini, anche in terra lombarda. Conoscere storie, eventi che furono e raccontarli aiuta ad approfondire e comprendere meglio qualcosa di sé e del proprio presente. Stria vuole stimolare una riflessione intorno al meccanismo di unintolleranza eretta a sistema che sacrifica le sue vittime come capri espiatori per lintera società e si riproduce in ogni epoca. Lo spettacolo propone un approfondimento antropologico e socioculturale che riguarda la società nel momento in cui sviluppa una crisi dei ruoli,definita dallantropologo Renè Girard di indifferenziazione,causa scatenante di tutti i fenomeni persecutori. Crisi che si placa solo con limmolazione della vittima identificata sempre con soggetti deboli, donne, minoranze etniche o religiose, persone caratterizzate da anomalie fisiche e mentali. In questo macro-tema, si inserisce anche una profonda riflessione sul senso della giustizia.Questi presupposti sono stati tradotti con la scrittura drammaturgica, con la drammaturgia musicale create in simbiosi.
La drammaturgia alterna monologhi, dialoghi, versi poetici con una ricerca filologica che dalla lingua matris ha elaborato un idioma, una   commistione tra il dialetto varesotto e litaliano usato nella maggior parte delle scene dello spettacolo.
Questa forte scelta linguistica volta a privilegiare il dialetto rispetto all'italiano, rappresenta la cifra stilistica della drammaturgia per recuperare le radici, il bagaglio culturale, il senso di appartenenza ad un luogo, lanima di un popolo e renderli comprensibili a coloro  che non provengono dalla medesima area geografica. Nessuna lingua antica, se non il dialetto è in grado di avvicinare la modernità ad una storia drammatica come quella delle donne contadine di quel periodo, senza alterarne il senso.
Nella concezione sonora dello spettacolo, concepito come un melologo,l'elemento chiave è invece la voce dell'autrice e protagonista, utilizzata sfruttando una vasta gamma di possibilità acustiche ed espressive: voce cantante, narrante o vero e proprio strumento musicale, anche filtrato o "orchestrato" elettronicamente (loop etc) Le parti musicali acustiche dello spettacolo (per flauto, fisarmonica, percussioni e pianoforte) scaturiscono dall'elaborazione di due spunti tematici, uno tratto dal repertorio popolare e uno originale, utilizzati come motivi conduttori o variati ed elaborati, accostati per contrasto o trovando incroci e punti di contatto tra loro. Infine a questi spunti tematici cantati e suonati si contrappone una trama di suoni elettronici "editati" al computer.

Sinossi
Lo spettacolo racconta la storia di Rusina, una giovane fanciulla contadina, intrisa di una sapienza naturale antica, fatta di superstizioni legate alle terra, erbari di sopravvivenza, feste arboree, allevata da una nonna che sa di medicina povera. C’è un legno nella radura dove le donne a volte si riuniscono   a cantare e intessere storie. A questo legno la fanciulla lega la presenza di un volto angelico che le parla e con cui lei interloquisce. Ma quel legno, quei raduni femminili, quel sapere antico e povero sono da tempo nel mirino della Santa Inquisizione. Nel frattempo un' amica dinfanzia di Rusina, Cosima, viene violentata brutalmente da un uomo già altre volte uso a simili violenze. Rusina riceve la confessione di Cosima rivivendo in sé lorribile e indicibile stupro. Ne è annichilita. Ma la nonna, insieme alle altre donne, preparano una vendetta, che vede nellinnocenza di Rusina lesca per attirare il colpevole e colpirlo, non avendo altro riscontro di giustizia. Rusina viene accusata di stregoneria e immolata sul rogo. Resta la sua innocente adesione al mondo e la sua fede pura, semplice, e straziante.


Curricula Protagonisti  (estratto)

Claudia Donadoni         
Claudia Donadoni è attrice, autrice, cantante e giornalista pubblicista. Diplomata alla Civica Scuola Darte Drammatica Paolo Grassi di Milano, dove studia con i più salienti esponenti del teatro accademico e di ricerca. Si specializza nel filone della narrazione in teatro con lattore, regista, drammaturgo Marco Baliani. Studia tecnica vocale con Michele Fischietti, Canto jazz con Rik Sharff, Canto nel Musical con Stephanie Tschoppe, Perrin Manzen Allen, canto lirico con Alberto Bernasconi. Si laurea in Scienze della Comunicazione presso il Politecnico di studi Aziendali di Lugano( 110/110) con una tesi semiotica che indaga le relazioni tra narrazione in teatro e televisione. Opera per lungo tempo nel settore della didattica teatrale come responsabile di laboratori rivolti a bambini, adolescenti, insegnanti dalle scuole materne alle superiori. Tra le collaborazione più prestigiose in questo settore, quella con il Museo Nazionale Della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Qui scrive, interpreta, rappresenta, forma e dirige animatori scientifici e attori, in spettacoli teatrali che hanno come argomento la scienza,in lingua italiana ed inglese vincendo il premio come migliore autrice ed attrice di spettacoli nei musei (Memorie di una Musa/Tale of a Muse 2009). In parallelo lavora come attrice e /o cantante con compagnie professioniste di teatro per ragazzi e di prosa. I titoli più recenti protagonista inTraviata opera teatrale TDA per il bicentenario di VERDI,  Il male di Vivere percorso teatrale dedicato a Montale e Maria Luisa Spaziani, Scopriamo la Costituzione .Particolarmente interessata al tema della condizione femminile, è autrice ed interprete in Oggi come ieri dedicato alla vita di Billie Holiday  Figlie di Barbablu spettacolo contro la violenza sulle donne che ha riscosso un ottimo successo di pubblico e critica e Straordinariamente donna viaggio lirico-ironico nella tipologia femminile. Per il musical si segnalano Profondo Rosso direzione artistica di Dario Argento, Regia di Marco Calindri. Fame, direzione artistica di D. De Silva, drammaturgia di Marco Daverio

GIOVANNI BATALONI           
Giovanni Bataloni è un compositore e direttore di coro italiano. Si è diplomato in Composizione e in Musica Corale e Direzione di Coro e ha seguito i corsi di Musica Elettronica di Giovanni Cospito al Conservatorio di Como. Ha studiato composizione con Ivan Fedele presso il Conservatorio di Strasburgo dove ha incontrato diversi importanti compositori tra i quali Luis De Pablo, Horatio Radulescu, Hans Ullrich Lehmann e ha seguito corsi con Stefano Gervasoni e Giorgo Colombo Taccani. Ha partecipato a seminari e masterclasses di Franco Donatoni e Luca Francesconi. Ha studiato Direzione di Coro con Morten Schuldt-Jensen presso la Musikhochschule di Friburgo (DE). Ha approfondito la tecnica vocale con Isabella Tosca e Lorenzo Pierobon. Le sue composizioni, eseguite in numerosi concerti in Italia e all'estero da diversi solisti e Ensembles e sono stati trasmesse da radio locali e nazionali e pubblicati su spartiti e cd. Ha partecipato a numerose produzioni teatrali come compositore ed esecutore, voce narrante                            ha composto e diretto musiche di scena per la compagnia TDA di Varese e per lAssociazione Musicamorfosi. Ha lavorato a spettacoli e concerti con fiabe musicali di/con Roberto Piumini e ha composto musiche originali e arrangiamenti per Cori di voci bianche. Ha partecipato ad eventi multimediali con musica elettroacustica.

La compagnia teatrale

TDA TEATRO è una Compagnia teatrale professionista, fondata e dallattrice e regista   Silvia Donadoni, che l'ha diretta fino al dicembre 2014, anno della sua prematura scomparsa. La realtà è attiva    e presente da oltre   ventanni sul territorio nazionale.         Molti sono gli autori messi in scena in tanti anni, dei quali, in alcuni casi, sono state curate le elaborazioni drammaturgiche e le traduzioni originali, attraverso la sintesi delle scelte registiche, affinando la qualità interpretativa, astenendosi da forzature e banali attualizzazioni. Da Plauto a Goldoni, da Ibsen a Molière, da           Cechov a Manzoni, da Feydeau a Sofocle, la cui Antigone è stata rappresentata al Teatro Greco di Epidauro nel 2008, da Machiavelli a Pirandello, il cui Berretto a sonagli, proposto al Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani di Agrigento nel dicembre 2011, è stato selezionato per la modernità della messa in scena e la qualità della recitazione di tutti gli interpreti. ARCOBALENO TEATRO ha maturato unesperienza significativa nellambito degli spettacoli messi in scena per il pubblico degli studenti della Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado, consolidata, negli ultimi           anni. Ultimo nel tempo, ma non in ordine di importanza, linteresse artistico rivolto a pagine e testi di intenso impegno umano e spirituale, con esplicito riferimento alla parola religiosa. Questi gli spettacoli Nel mezzo del Cammin di nostra vita dalla Divina Commedia di Dante, La vita di Maria di R.M. Rilke, Interrogatorio a Maria di Giovanni Testori, Colloquio possibile da Dietrich Bonhoeffer, la sacra rappresentazione Una via della Croce di Marco Beck, la Lauda Drammatica di Jacopone da Todi. 

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