NEANCHE CON UN FIORE: BASTA VIOLENZA CONTRO LE DONNE UNA RETE PER RIFLETTERE
“Neanche con un fiore”: una rete per riflettere sulla violenza di genere
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne i Comuni di Cardano al Campo, Venegono Superiore e Malnate e l’Associazione culturale Laura Prati, con la collaborazione di diverse realtà e associazioni, promuovono dal 25 al 27 novembre tre giorni di eventi sul tema.
Tre
Comuni e un’Associazione culturale insieme per organizzare tre
giorni di dibattito, riflessione e dialogo sulla violenza sulle
donne. Il progetto “Neanche con un fiore. Momenti di riflessione
sulla violenza di genere” nasce unendo i Comuni
di Cardano al Campo, Venegono Superiore e Malnate e l’Associazione
culturale Laura Prati(in foto la Sindaca Laura Prati tratta dalla pagina fb dell'Associazione),
intitolata alla sindaca uccisa tre anni fa, che insieme hanno
organizzato un ampio contenitore di proposte culturali e sociali sul
tema, dal venerdì 25 a domenica 27 novembre, in occasione della
Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le
donne.
L’iniziativa
ha trovato la collaborazione e l’appoggio di importanti realtà
del territorio, quali il Cpl – Centro promozione legalità –
Varese (la rete che unisce tutte le scuole della provincia di Varese
con l’obiettivo di aumentare i processi di educazione e formazione
alla legalità e alla cittadinanza, con la collaborazione
dell’Ufficio Scolastico Lombardia e della Regione Lombardia), Filo
Rosa Auser, la Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, Amnesty
International e Seguendo il filo d’Arianna.
A
presentarlo, questa mattina in conferenza stampa, per il Comune di
Cardano al Campo il sindaco Angelo
Bellora e l’assessore
alle pari opportunità Elena
Mazzucchelli, per il Comune
di Venegono Superiore il vicesindaco Olga
Stefania Maggi, per il
Comune di Malnate l’assessore ai servizi educativi e alla cultura
Irene Bellifemine
e per l’Associazione culturale Laura Prati la presidente, senatrice
Erica D’Adda,
e il figlio di Laura Prati, Massimo
Poliseno. Presenti anche
l’assessore ai servizi sociali di Cardano al Campo Daniela
Tomasini, l’assessore
alla cultura di Venegono Superiore Paola
Piatti, la dirigente del
liceo Crespi di Busto Arsizio (capofila del Cpl) Cristina
Boracchi, la volontaria di
Filo Rosa Auser Silvana
Paccioretti, Lidia
Sbalchiero per Amnesty
International, la coordinatrice del sistema bibliotecario Valle dei
Mulini Silvia Borella e
il marito di Laura Prati, Giuseppe
Poliseno.
In
apertura, il ringraziamento del sindaco di Cardano al Campo Bellora è
andato a tutti quelli che «hanno prestato la loro competenza attiva
negli eventi, su temi che per Laura Prati erano fondamento della vita
politica». L’assessore di Malnate Bellifemine ha aggiunto
l’auspicio che questa condivisione di un progetto «a tutela delle
donne» da parte di diversi enti possa in futuro «essere accolta
anche da più realtà» e il vicesindaco di Venegono Superiore Maggi,
portando anche i saluti del sindaco Ambrogio Crespi ha salutato con
favore l’iniziativa sia per i contenuti sia ribadendo la coesione
progettuale tra più organizzatori e ha auspicato «un’apertura
culturale» sulla tematica.
Erica
D’Adda, dopo aver sottolineato la recrudescenza di casi di violenza
di genere che si registra ogni giorno e la necessità di avere una
sempre maggiore tutela, ha accennato a un disegno di legge a cui sta
lavorando a favore dei bambini orfani per femminicidio (attualmente
circa 1600) e alla firma da parte di un gruppo di donne parlamentari
per una commissione d’indagine monocamerale e ha ribadito
l’importanza di «aver messo in campo più iniziative su più
Comuni, e dunque su più comunità, e associazioni».
Un
auspicio, che questo sia «l’inizio di una collaborazione di rete
sempre più grande», accennando anche ad altre amministrazioni che
già si sarebbero mostrate interessate a questo tipo di discorso,
anche da parte dell’assessore di Cardano al Campo Elena
Mazzucchelli, che ha illustrato il programma della tre giorni nel
dettaglio.
Si
susseguiranno appuntamenti con giornalisti, avvocati, criminologi,
referenti dei centri antiviolenza: da Massimo Picozzi che nel suo
ultimo libro ha dedicato un capitolo al “profilo” dello stalker,
a Daniela Dirceo, rappresentante della Commissione pari opportunità
della Federazione nazionale per la stampa per la Lombardia, dagli
avvocati Maria Cristina Marrapodi e Donatella Cicognani, ai
riferimenti sul territorio illustrati da Laura Corpaccini di Filo
Rosa Auser, Mariella Luciani dell’ufficio di piano servizi sociali
del distretto di Tradate e Roberta Donati dell’Associazione
violenza donna Alto Verbano, fino a momenti d’arte, cultura e
testimonianza, con il reading “Ferite a morte” portato in scena
da Instabile Quick, a coreografie sul tema, dalla mostra “Seguendo
il filo d’Arianna” al libro-testimonianza “Non sono Cappuccetto
Rosso” della giornalista ticinese Roberta Nicolò con la
partecipazione della Crocetta, fino alla proiezione di documentari a
cura della Cooperativa Lotta all’emarginazione.
Tre
giorni intensi che affronteranno il tema sotto diversi aspetti, anche
“chiedendo aiuto” anche all’arte. Alcune foto di opere della
mostra di Amnesty International “Donne al muro”, che sarà
inaugurata a Busto Arsizio il 25 novembre, saranno infatti a Cardano
al Campo, così come la mostra “Seguendo il filo d’Arianna” che
sarà a disposizione delle scuole per visite. «La mostra “Donne al
muro” – ha spiegato Lidia Sbalchiero – propone un’opera
d’arte per ogni donna uccisa, ciascuna appesa poi a un muro. Un
modo per dire che alla violenza rispondiamo con l’arte». Un
discorso ripreso da Silvana Paccioretti di Filo Rosa Auser, che,
portando i saluti della presidente Laura Corpaccini, ha aggiunto una
risposta alla violenza anche «con l’amore». E Cristina Boracchi
ha evidenziato come quest’anno per i centri promozione legalità
delle scuole lombarde «il tema della violenza sulle donne» sia
stato posto come «prioritario».
E
un occhio di riguardo è andato alle biblioteche e alle loro reti,
strumenti sinergici «ottimi per divulgare», ha detto Silvia
Borella.
In
conclusione il figlio di Laura Prati ha espresso il suo orgoglio
nell’essere presente «non solo per portare avanti nel nome di mia
mamma le sue idee e battaglie, ma anche perché tutto questo dice che
la morte di mia mamma non è stata la morte di queste sue idee».
Infine,
un ringraziamento da parte di tutti è stato rivolto alla
bibliotecaria Roberta Lucato, che è stato uno dei cuori
organizzativi e propositori del progetto. Scrittrice autrice di saggi
anche su casi di violenza sulle donne in provincia di Varese
nell’Ottocento, Roberta Lucato, tra l’altro, anche se non
all’interno del programma di “Neanche con un fiore”, presenterà
il suo romanzo “Saluti da Lugano”, che parte dalla vera storia
del primo femminicidio scoperto nel Varesotto a inizio Novecento,
venerdì 25 novembre alle 18.30 alla libreria Carù di Gallarate.
“Neanche con un fiore”
Momenti di riflessione sulla violenza di genere.
Programma
Venerdì
25 novembre, Cardano al Campo, Sala Ipazia Casa Paolo VI, piazza
Mazzini
Ore
20.30: saluti istituzionali
e discorsi di apertura
Ore
21: “Violenza sulle
donne: le parole per raccontarlo”, intervento di Daniela
Dirceo, giornalista,
rappresentante della Commissione pari opportunità della Federazione
nazionale della stampa italiana per la Lombardia, con il contributo
di Laura Corpaccini,
presidente di Filo Rosa Auser di Cardano al Campo.
Sarà
allestito un percorso fotografico con immagini tratte dalla mostra
“Donne al muro” a cura di Amnesty International.
Sabato
26 novembre, Venegono Superiore, Sala Consiliare, piazza Mauceri
Ore
16: incontro con il
criminologo Massimo Picozzi
che presenterà il suo libro “Profiler”. Moderatore: Gianni
Beraldo, direttore di varese7press.it
Ore
17.30: “Attività
antiviolenza e punti di riferimento sul territorio”, interventi di
Mariella Luciani,
responsabile dell’ufficio di piano servizi sociali del distretto di
Tradate, e di Donatella
Cicognani, avvocato di
Ahimsa, associazione per la tutela contro ogni forma di violenza di
Locate Varesino.
Ore
18.30: “Ferite a morte”,
reading a cura della Compagnia Instabile Quick di Gallarate.
Sabato
26 novembre, Malnate, Sala Consiliare, via Matteotti
Ore
20.30: “Reato di stalking
e nuova istigazione”, a cura di Maria
Cristina Marrapodi,
avvocato cassazioni sta. A seguire, “Autonomia e reinserimento
lavorativo: quali prospettive?”, a cura di Roberta
Donati, presidente
Associazione Violenza Donna Alto Verbano
Domenica
27 novembre, Cardano al Campo, Sala Ipazia Casa Paolo VI, piazza
Mazzini
Ore
17.30: presentazione della
mostra “Seguendo il filo d’Arianna – Minotauro e Teseo”, con
Valentina Grassi e
le voci di Lidia e
Tiziana Sbalchiero. A
seguire, incontro con la giornalista ticinese Roberta
Nicolò e il suo libro
testimonianza “Non sono Cappuccetto Rosso”. Partecipa La Crocetta
di Gallarate.
Ore
19: aperitivo
Ore
20.30: proiezione del
documentario “Come il peso dell’acqua”, introduzione di Paolo
Cassani della Cooperativa
Lotta all’emarginazione.
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