FAIMARATHON : 17 ITINERARI TEMATICI IN TUTTA LA LOMBARDIA
Domenica
16 ottobre 2016 si terrà la quinta edizione di FAIMARATHON: 17
itinerari tematici a Milano e in tutta la Lombardia.
Visite
a contributo libero in luoghi speciali e poco conosciuti,
a
cura dei Gruppi FAI Giovani
Domenica
16 ottobre
l’appuntamento è con la 5a edizione di “FAImarathon”,
la Giornata FAI d’Autunno,
un
evento nazionale ideato grazie alla collaborazione con Il Gioco del
Lotto e realizzato dai Gruppi
FAI Giovani
a sostegno della campagna
di raccolta fondi
“Ricordiamoci
di salvare l’Italia”,
attiva
fino
al 31 ottobre.
Una
passeggiata
culturale nell’Italia più bella
attraverso 150
itinerari tematici proposti
dai giovani del FAI (da
percorrere liberamente,
da
soli o in compagnia) e visite
a contributo libero (a
cura dei volontari della Fondazione)
alla
scoperta
di più di 600 luoghi di interesse artistico, paesaggistico e sociale
che rappresentano l’identità, la storia e le tradizioni delle
nostre città.
FAImarathon permetterà
a tanti italiani di vivere una giornata
da “turisti a casa nostra”,
emozionante e imprevedibile.
Tra
gli itinerari proposti in Lombardia
(vedi
anche l’approfondimento a seguire):
- a Milano si andrà a esplorare il quartiere che ospitava l’ex Fiera, ora in trasformazione, con una passeggiata nell’avveniristico CityLife e nell’area del Portello con la visita, tra le altre, al Velodromo Vigorelli e all’ex Padiglione 3 Fiera Milano;
- a Cantù (CO) FAImarathon propone il Tour de la Tur, alla scoperta dei punti panoramici della città tra torri, cupole e campanili;
- a Crema sarà proposto un percorso a piedi nel Complesso degli “ex stalloni”, con visita alla struttura, alle antiche scuderie e al deposito delle carrozze;
- a Lonate Pozzolo (VA) protagonista sarà la brughiera di Via Gaggio, oasi di biodiversità nella Valle del Ticino, nonché culla dell’aviazione italiana dei primi del Novecento
Ma
FAImarathon significa anche eventi
speciali e iniziative originali:
- nel parco di Villa Jardini a Valganna (VA) sul lago di Ghirla si terranno visite teatralizzate e un concerto all’ombra delle piante secolari,
- al maglio di Ghirla si terranno dimostrazioni di forgiatura del ferro.
- a Corte Franca (BS) la Pro-Loco cittadina organizza un aperitivo prima dell’ora di pranzo a Palazzo Lana – Ragnoli;
- presso la Chiesa di Santa Maria in Zenighe alle ore 16.30 i visitatori potranno assistere a un concerto della Corale di San Vitale.
Partecipare
il 16 ottobre a questa Giornata FAI d’Autunno consentirà agli
italiani di riappropriarsi
del loro patrimonio in
modo spontaneo e coinvolgente. Palazzi,
chiese,
castelli,
teatri,
parchi,
cortili,
ma anche quartieri
e interi borghi,
luoghi
dello sport e della produzione industriale,
spesso
inaccessibili
al pubblico,
a volte poco
conosciuti oppure
appena
restaurati o ancora in costruzione,
apriranno le loro porte e si sveleranno agli occhi del pubblico.
L’edizione 2016 di FAImarathon
è resa possibile grazie al prezioso contributo de Il
Gioco del Lotto, main
sponsor dell’evento, legato all’arte e alla cultura da oltre 500
anni, e di CityLife,
società impegnata nel progetto di riqualificazione dell’ex
quartiere storico della Fiera di Milano, per la prima volta a fianco
della Fondazione in qualità di sponsor.
Con
il Patrocinio del Ministero
dei beni e delle attività culturali e del turismo
e di RAI
Segretariato Sociale. Con
la Media Partnership
di
RAI Tgr e
il sostegno media
di RAI,
La7, Gruppo Editoriale L’Espresso, Radio Capital, Radio DEEJAY.
Grazie
a Province,
Comuni, Soprintendenze, Università, Enti Religiosi, Istituzioni
pubbliche e private, ai privati cittadini e a tutte le aziende
che hanno voluto appoggiare la Fondazione, oltre alle 117
Delegazioni,
85
Gruppi FAI
e 76
Gruppi FAI Giovani,
e ai 3.500
volontari
che con il loro lavoro capillare e la loro collaborazione rendono
possibile l’evento.
Grazie
anche a Ferrarelle,
acqua ufficiale del FAI, che ha donato il suo prodotto per
l’iniziativa.
Un
grazie speciale ai molti
testimoni,
ai conduttori
televisivi e radiofonici
e ai giornalisti,
che ci aiuteranno a promuovere l’evento.
Per
ulteriori informazioni sulla FAIMARATHON e per gli itinerari nelle
città coinvolte dall’iniziativa: www.faimarathon.it
oppure tel.
02 467615366.
L’evento
si svolgerà anche in caso di condizioni meteo avverse (salvo ove
espressamente indicato). Verificare sul sito prima che non ci siano
state variazioni di programma dovute a cause di forza maggiore.
SELEZIONE
DI ITINERARI E APERTURE IN LOMBARDIA
MILANO
Radici
contemporanee. Il quartiere fiera, storia di una trasformazione
L’itinerario
milanese si concentra su una zona di Milano che da più di un secolo
esprime la sua vocazione al cambiamento: si racconterà di un
quartiere che prima ospitava la Piazza d’Armi, poi la Fiera
Campionaria e che oggi è stato ridisegnato, con il nuovo progetto di
riqualificazione urbana di CityLife, dall’intervento di grandi
architetti.
Piazza
Tre Torri
La
piazza, cuore del progetto di riqualificazione dello storico polo
fieristico, ospita i modernissimi grattacieli: Torre Isozaki,
attualmente l’unico terminato, alto 207 metri, che porta il nome
del suo creatore, l’architetto giapponese Arata Isozaki; la Torre
Hadid, detta anche “la storta” per il suo andamento tortile, alta
175 metri, progettata da Zaha Hadid come un’immaginaria vela scossa
dal vento; Torre Libeskind la cui realizzazione verrà compiuta nel
2018, concepita come parte di una sfera che avvolge la piazza.
Padiglione
3 Fiera di Milano
L’ex
Padiglione 3 fu il primo Palazzo dello Sport della città, inaugurato
nel 1923 e rappresentava uno spazio di raccordo tra il centro urbano
e il nascente polo fieristico. L’edificio in cemento armato,
presenta una base rettangolare che permetteva di accogliere
manifestazioni ed eventi di vario tipo come mostre di ciclomotori,
saloni dell’auto ma anche gare sportive di rilevanza
internazionale. Il padiglione è sormontato da una cupola in vetro e
telaio metallico, decorata con motivi liberty, che fu una delle più
grandi progettate in Italia in quel periodo. Nel 1946, durante la
prima edizione della Fiera dopo la Seconda Guerra, ospitò la
stagione estiva del Teatro alla Scala, bombardato nel 1943.
Velodromo
Vigorelli
La
pista "magica"
del Vigorelli, il più importante e storico impianto per il ciclismo
su pista in Italia fu inaugurata il 28 Ottobre 1935. Venne subito
definito "magico" per la scorrevolezza e per le prestazioni
atletiche che consentiva realizzare. Il Vigorelli fu più volte sede
dei Campionati del Mondo di ciclismo su pista e qui il 7
novembre 1942
Fausto
Coppi
raggiunge il suo primato mondiale dell’ora: 45,798 km
Proprio al Vigorelli, nella sua Milano, Antonio Maspes conquistò, ai
Campionati del Mondo di ciclismo del 1955 il primo dei suoi 7 titoli
Mondiali.
Nella
sua storia, il Vigorelli ha ospitato anche numerose "sei
Giorni", gare di velocità e di inseguimento, incontri di
pugilato, di football americano e, infine, anche molti concerti di
musica rock. Fu proprio qui che i favolosi Beatles
tennero nel 1965 la loro unica e indimenticabile esibizione italiana.
Il velodromo è stato al centro di accesi dibattiti e polemiche
causati da un progetto di riqualificazione che prevedeva lo
smantellamento della pista e un’inevitabile perdita dell’identità
di questo luogo. Anche il FAI è intervenuto in prima persona
lanciando un appello per la tutela del Vigorelli e aprendolo in
occasione delle Giornate FAI di Primavera 2014. Oggi finalmente la
pista del Vigorelli, dopo un lungo lavoro di restauro, riapre ai
ciclisti.
Chiesa
di Sant’Ildefonso
Progettata
da Carlo De Carli, tra i principali architetti italiani del
dopoguerra, la Chiesa fu inaugurata nel 1956 dal futuro papa Montini
con il nome di Sant’Ildefonso, in memoria del defunto Cardinale
Ildefonso Schuster. Costruita per rispondere alla vorticosa crescita
della popolazione nell’area intorno alla Fiera Campionaria durante
gli anni del boom
economico, la Chiesa di Sant’Ildefonso presenta una struttura
architettonica moderna e avveniristica. Secondo il progetto di De
Carli, le due ali laterali della chiesa si aprono sulla piazza in un
immaginario abbraccio per accogliere i fedeli, mentre sorprende
all’interno l’ardito ciborio esagonale, fulcro dell’intera
struttura religiosa e posto a cornice dell’altare, e del grande
crocifisso sospeso di don Marco Melzi.
Parco
del Portello
Il
Parco Portello è il nuovo parco situato nella zona nord–ovest di
Milano in corrispondenza dell’ex area industriale dell’Alfa
Romeo. L'oasi verde, pensata dall'architetto paesaggista Charles
Jencks e realizzata da Andreas Kipar, è stata plasmata come una
sorta di scultura, in perfetta continuità con il contesto storico
dell'area in cui sorgono. La struttura si basa su una serie di
direttrici spaziali circolari che costituiscono le linee di
costruzione per le tre grandi colline, le “sculture verdi”, note
come “Mound”. Insieme al giardino chiamato “Time Garden”
rappresentano diverse scansioni del tempo: la Preistoria, la Storia,
il Presente e il tempo individuale. Un luogo di evasione e
riflessione in cui rivivere gli echi del dinamismo e della vitalità
che un tempo animavano questa area industriale d'eccellenza.
Villa
Romeo Faccanoni
Edificata
a inizio Novecento su progetto dell’architetto Giuseppe Sommaruga,
è una villa in stile liberty disposta su tre piani e immersa in un
giardino di oltre 2000 mq. Le pareti sono riccamente decorate con
diversi materiali che le conferiscono un piacevole effetto cromatico
e presenta elementi di pregio in ferro battuto come balaustre,
lampadari, ringhiere e cancellate. Nel 1914 furono apposte sul lato
laterale famose sculture di nudi femminili, opere di Ernesto Bazzaro,
provenienti dalla facciata di Palazzo Castiglioni. A fine anni
Trenta, sul retro del corpo principale, Giò Ponti elaborò un nuovo
edificio: entrambe le strutture sono oggi sede della Clinica Columbus
e vincolate dalla Sovrintendenza delle Belle Arti.
CANTÙ
(CO)
Tour
de la Tur
Un
percorso tra torri e campanili quello di Cantù, tra monumenti di
grande interesse storico e punti panoramici che regalano diverse
prospettive sulla città.
Cupola
della Chiesa Santa Maria e terrazze del chiostro del municipio.
Anticamente annessa a un monastero benedettino femminile, la chiesa
attuale sorge sull'area di un edificio preesistente di epoca romanica
di cui si possiedono scarne testimonianze. La struttura seicentesca è
a pianta circolare, scandita internamente da otto colonne isolate che
sostengono il tiburio cilindrico e delimitano gli spazi della
Cappella Maggiore e dei due altari laterali. La visita avrà inizio
dalle splendide terrazze del chiostro del municipio di Cantù per
proseguire nella parte superiore della cupola, raggiungibile
per la prima volta grazie ai lavori di messa in sicurezza realizzati
dal Comune di Cantù.
Il percorso offrirà begli scorci su Piazza Garibaldi e sulle Alpi.
Campanile
della Chiesa di San Paolo e organo
Le
origini della Chiesa di San Paolo risalgono alla fine dell’XI
secolo, stesso periodo in cui fu edificato il Castello della nobile
famiglia dei Pietrasanta. Le due costruzioni tutt’oggi si trovano
posizionate sulla collina più alta di Cantù, in posizione dominante
sui territori circostanti durante la guerra medievale tra Milano e
Como. Il campanile, luogo simbolo della città, originariamente era
una delle torri del castello Pietrasanta. Quando la struttura venne
adibita a chiesa con le spoglie di San Paolo, si pensa che fu lo
stesso Pellegrino Tibaldi, nella seconda metà del XVI secolo, ad
aggiungere nella parte alta una stanza per le campane. L'accesso
prevede la salita fino all'organo, costruito dal Balbiani nell’anno
1950 particolare per non avere canne. La visita termina alla partenza
delle scale a pioli che raggiungono la cima del campanile.
Campanile
della Chiesa dei Santi Michele e Biagio
La
Chiesa dei Santi Michele e Biagio fu inaugurata nel 1932 dopo anni di
duri lavori effettuati da tutta la comunità canturina desiderosa di
fondare un nuovo e grande luogo di culto per il crescente numero
della popolazione. L’anno successivo, con la benedizione della
croce metallica issata sulla sommità e l’inserimento
dell’orologio, il campanile fu finalmente completato. Il concerto
delle campane fu invece posizionato solo nel 1940. Una scala interna
in legno sale all'interno del campanile, passando per il suggestivo
livello dell'orologio della torre, per poi arrivare fino alla
terrazza campanaria, dal quale si gode una delle viste più alte
della città, che comprende tutto il centro cittadino con l'intero
arco alpino di sfondo.
Torre
Gattoni
Sede
nel Settecento dell’attrezzato gabinetto di fisica del canonico
Giulio Cesare Gattoni, la Torre pentagonale ha ospitato un museo di
storia naturale e un osservatorio meteorologico cui aveva libero
accesso Alessandro Volta, che si può dire vi compì il suo tirocinio
scientifico sperimentale. Nella terrazza in cima alla torre Gattoni
trapiantò la “stanga franckliniana”, il primo parafulmine di
Como e forse d’Italia, a soli otto anni di distanza dal primo
parafulmine costruito a Filadelfia da Benjamin Franklin. Fino al 1808
proseguì la sua attività di osservazione, poi decise di donare
l’impianto elettrico/meteorologico e la stessa torre al Liceo, ora
intitolato ad Alessandro Volta.
CREMA
(CR)
Il
complesso degli "Ex Stalloni" a Crema - dal Convento di
Santa Maria Mater Domini al Centro di Incremento Ippico
In
occasione di FAImarathon, si effettuerà un percorso a piedi
all'interno del complesso con visita alla struttura, al giardino
interno, alle antiche scuderie, al maneggio e al deposito delle
carrozze.
Centro
Regionale di Incremento Ippico
Il
complesso degli “Ex Stalloni” era originariamente la sede del
Monastero di Santa Maria Mater Domini, fondato alla fine del
Quattrocento. La struttura attuale è composta da diversi corpi di
fabbrica, sorti successivamente all’edificio originario, di cui
rimangono i due chiostri, edificati tra fine Seicento e inizi
Settecento. In seguito alle soppressioni napoleoniche, il convento fu
trasformato in caserma di cavalleria, per poi accogliere l’Imperial
Regio Dipartimento degli Stalloni e infine, dalla seconda metà del
Novecento, l’Istituto d’Incremento Ippico, chiuso nel 2014. Nel
complesso è conservata una collezione di 24 carrozze databili tra la
fine dell’800 e l’inizio del ’900.
LONATE
POZZOLO (VA)
La
brughiera, culla del volo, tra natura e storia
La
brughiera di Via Gaggio, nella Valle del Ticino, è la più vasta e
importante della Lombardia, un’oasi verde a elevata biodiversità,
che nei primi del Novecento è stata anche culla dell’aviazione
italiana. L’itinerario di FAImarathon indagherà la duplice natura
di questo territorio, conducendo i visitatori alla scoperta sia delle
testimonianze dell’antica civiltà contadina che dei primi campi
dell’aviazione civile, con annesse scuole di pilotaggio e officine.
Villa
Agusta
In
esclusiva per gli iscritti FAI, sarà possibile visitare questa villa
dei primi del Novecento di proprietà della famiglia Agusta, il cui
nome è indissolubilmente legato alla storia dell’industria
aeronautica italiana. Nelle sue sale sono conservati documenti e
20.000 disegni tecnici di velivoli che documentano l’attività
dell’azienda dal 1940 a oggi. Oltre alle foto d’epoca di
famiglia, ai quadri e alle onorificenze, la biblioteca custodisce
testi e riviste aeronautiche italiane e straniere, mentre la
collezione privata del conte Agusta contempla un archivio di foto e
diapositive, pellicole e videotape a partire dal 1960 in poi. Nel
parco si potrà ammirare l’unico esemplare di automobile prodotta
dal marchio Agusta.
CORTE
FRANCA (BS)
I
fantastici 4: i borghi di Corte Franca
Quattro
borghi da pochi decenni riuniti a formare un unico comune saranno i
protagonisti della FAImarathon di Corte Franca, in un itinerario tra
le chiese e i palazzi emblematici della loro storia.
Palazzo
Tonelli
Sull’altopiano
che domina la frazione di Timoline, attiguo all’antico castello,
sorge Palazzo tonelli, una complessa costruzione ripartita in due
palazzi distinti e con un ampio cortile. I rigidi volumi della
costruzione sono conchiusi da due basamenti di torri, che si trovano
raffigurate nell’affresco di una sala che ritrae la dimora stessa;
la struttura è completata da un’antica cappella gentilizia
dedicata a Santa Giulia e da un belvedere barocco rivolto verso il
Lago d’Iseo.
Palazzo
Franceschetti
Nella
frazione di Nigoline si trova Palazzo Franceschetti, nato come un
complesso di edifici racchiusi in un muro di cinta a costituire una
sorta di piccolo borgo. Fondato probabilmente da un membro della
famiglia Spinola esiliato da Genova, passò di mano in mano ad altre
famiglie nobili, per poi conoscere una fase di lento degrado, finché
negli anni Ottanta del ‘900 venne recuperato e completamente
ristrutturato. Al suo interno si trovano suggestive sale affrescate,
pavimenti in cotto e soffitti in legno, mentre all’esterno un
grande parco accoglie alberi secolari.
ASOLA
(MN)
Fra
i nobili palazzi di Asola
FAImarathon
propone quest’anno un itinerario alla scoperta di alcuni dei
palazzi più importanti della “nobile città murata” di Asola,
che evidenziano le due anime della cittadina, una signorile e l’altra
rustica. La prima si incontrerà nei cortili, negli interni e sulle
facciate dei Palazzi Terzi e Beffa Negrini – entrambi situati nella
centrale via Garibaldi – mentre l’anima agreste vive ancora in
Villa Croce, a pochi chilometri fuori dal contesto urbano.
Villa
Croce
Nel
pieno della campagna asolana, un tempo confinante con l’ex convento
degli eremitani scalzi di Sant’Agostino, di cui resta parte del
muro di recinzione e interessanti tracce del chiostro, è uno degli
esempi più belli del gusto rococò in territorio mantovano.
L’ingresso classicheggiante introduce al piccolo giardino
all’italiana e inquadra una facciata riccamente decorata.
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