LE OPERE D'ARTE AL PADIGLIONE ITALIA EXPO 2015
Il
nostro Paese è da sempre patria di grandi maestri, nonché culla
dell’arte e della cultura riconosciuta a livello mondiale: una
delle ragioni che hanno spinto Padiglione Italia a presentare una
scelta di opere provenienti da
diverse regioni d’Italia.
Padiglione Italia conferma così la volontà di rendere le regioni
del nostro Paese protagoniste indiscusse, mostrando a tutti i
visitatori la storia che accomuna luoghi molto diversi tra loro. La
diversità si armonizza in un corpo unitario, fatto di grande
bellezza, saper fare e voglia di futuro, in un dialogo armonico tra
passato e presente e in un coinvolgimento appassionante che richiede
l’utilizzo di tutti i sensi.
L’esposizione
di Padiglione Italia vanta la presenza di una scultura realizzata
appositamente per Expo Milano 2015 da Vanessa
Beecroft, artista italiana fra
le più note nel panorama internazionale. Jennifer
Statuario si compone di
due sculture entrambe ricavate dal calco dal vero della sorella
dell’artista. Lo stile utilizzato è quello classico-figurativo,
mentre la posizione della scultura, posta a testa in giù, insieme ad
altri elementi, ha lo scopo di destabilizzare
l’idea di classicità,
rappresentata invece appieno da un’altra opera del percorso
artistico, la Hora,
avvicinandosi al concetto di “membre fantome”, la cosiddetta
sindrome dell’arto fantasma, che l’artista indaga nelle sue opere
a partire dal 1993.
Hora
La
statua di Hora,
realizzata in marmo lunense di Carrara, appartiene probabilmente al I
secolo d.C. con integrazioni quali la testa, la base e parte delle
mani, risalenti a metà del XVI secolo. La dea è vestita di un
drappo a pieghe, le cui stoffe modellate ne delineano le forme
classiche al punto tale da
rendere quasi reale l’impalpabilità della veste. Le donne
sono vere protagoniste
di Padiglione Italia.
Vucciria
La
Vucciria
di Renato Guttuso, tra i più
importanti e rappresentativi interpreti della storia dell'arte
italiana del '900 è un olio su tela, realizzato nel 1974 che offre
un’intensa rappresentazione del famoso, storico
mercato palermitano. L’opera
è la perfetta sintesi degli stimoli raccolti nel percorso in assenza
di vista e sancisce definitivamente il patto
uomo-cibo-territorio.
L’Ortolano
L’Ortolano
è una delle rarissime opere di Arcimboldo
ad essere reversibile:
ruotandolo di 180 gradi si trasforma in un altro soggetto
completamente diverso dal primo. In questo caso la Ciotola
di ortaggi si trasforma,
capovolgendola, nella testa dell'Ortolano,
costruito in modo da suggerire chiare allusioni
sessuali maschili, simbolo di
fecondità e della forza generatrice della natura.
Trapezophoros
Il
Trapezophoros
è un sostegno di mensa,
in marmo dipinto, risalente alla seconda metà del IV secolo a.C. e
rappresenta uno dei simboli dell’attività
di recupero dei capolavori dell’arte e dei reperti archeologici
trafugati, eccellentemente
svolta in Italia dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del
Patrimonio Culturale sotto la guida di Mariano Mossa, Generale del
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Sottratto dal luogo
di rinvenimento negli anni Settanta, durante gli scavi nell’area
archeologica di Ascoli Satriano, in Puglia, il sostegno di mensa è
stato restituito all’Italia nel 2007 dal J. Paul Getty Museum di
Malibù e gentilmente prestato a Padiglione Italia dal sindaco della
città pugliese, Savino Danaro e da Luigi la Rocca, Sovrintendente
per i Beni Archeologici della Puglia.
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